30 agosto 2017
Buonasera,
sono alla 22+4 gravidanza gemellare bicoriale biamniotica…
In un feto è stata riscontrato intestino iperecogeno con anse dilatate 4.9 mm agenesia della colecisti e dall’amniocentesi i risultati della gamma gt sono molto bassi…
Si parla di atresia delle vie biliari…
E’ un intervento possibile da fare?
Avete mai avuto casi del genere?
Vi prego rispondete.
Francesca G.
Quello che noi sappiamo è che nel feto la colecisti è visualizzabile all’ecografia nel 95% dei casi tra 24 e 32 settimane di gestazione e che nella maggioranza dei casi, in cui la colecisti fetale non è visualizzata all’ecografia prenatale (meno dello 0,1% delle gravidanze), essa viene visualizzata successivamente, durante la gravidanza o dopo il parto, da una valutazione ecografica.
In letteratura vi sono segnalazioni tra mancata visualizzazione della colecisti e bassi livelli di Gamma GT.
In un lavoro multicentrico francese pubblicato nel 2012 su Prenatal Diagnosis, di 102 feti, nei quali inizialmente la colecisti non era stata visualizzata all’ecografia, 10 avevano una fibrosi cistica, 8 una atresia biliare e 6 una anomalia del tubo digerente. Dei restanti 77, una agenesia della colecisti è stata confermata in 22, mentre in 55 la colecisti è stata visualizzata successivamente sia in gravidanza o dopo la nascita. Nei feti con bassi livelli di Gamma GT determinati dopo la 22 settimana di gestazione nel liquido amniotico, la sensibilità (capacità di diagnosticare la malattia) di diagnosticare una atresia biliare o una fibrosi cistica è stata del 53%.
In un lavoro recente pubblicato da un gruppo israeliano sulla rivista Fetal Diagnosis and Therapy (2016), su 32 feti, con mancata visualizzazione della colecisti, 5 casi avevano anche bassi livelli di Gamma GT nel liquido amniotico. Di questi 5, a 3 dopo la nascita è stata confermata una atresia biliare. Dei 27 feti con normali livelli di Gamma GT, nessuno ha presentato dopo la nascita una atresia biliare.
Quindi la mancata visualizzazione della colecisti e i bassi livelli di Gamma GT pongono il sospetto di una atresia biliare o di una fibrosi cistica. Nella situazione del suo bambino, la presenza anche di una iperecogenicità e di dilatazione delle anse intestinali pongono il sospetto di fibrosi cistica, per la quale possono essere cercate le più frequenti mutazioni genetiche.
Infine per rispondere all’ultima domanda, in caso di atresia biliare esiste la possibilità di un trattamento chirurgico e questo è la portoenterostomia secondo Kasai, bene spiegata sul sito.
Daniele Alberti
– Prof. Ordinario di Chirurgia Pediatrica
– Direttore Clinica Chirurgica Pediatrica
Ospedale dei Bambini, ASST- Spedali Civili di Brescia
– Direttore Scuola di Specializzazione in Chirurgia Pediatrica
Università degli Studi di Brescia