Inizio questa mia testimonianza per dare speranza a chi come me è piombato nell’incubo dell’atresia delle vie biliari, malattia che fino ha 8 anni fa non sapevo nemmeno esistesse.
Niccolò è stato un bambino molto desiderato, quando è arrivato è stata la mia gioia più grande! Ho avuto una gravidanza meravigliosa, poi il 29/11/2009 è nato questo meraviglioso bambino sano.
Il nostro incubo è iniziato probabilmente nella seconda settimana dalla nascita, (anche se Niccolò è diventato giallo il secondo giorno di vita). All’inizio tutti mi dicevano che era un ittero fisiologico, niente di cui mi sarei dovuta preoccupare, ma il mio sesto senso di mamma mi diceva altro e avevo ragione.
Il giorno prima che Niccolò compisse un mese l’ho portato dalla pediatra che non appena lo vide ci mandò subito a fare un esame del sangue nell’ospedale dove era nato. Alla vista della richiesta, i dottori diedero della pazza sia a me che alla pediatra, però, alla fine, fecero il prelievo. Nel tragitto dall’ospedale a casa mi chiamarono per avere il nome della pediatra, poi, successivamente, mi chiamò lei e mi disse di preparare una borsa per me e una per Niccolò e di andare al Gaslini perché gli esami epatici non andavano bene.
Era passato già un mese dal ricovero ed ancora non avevamo una diagnosi. Ricordo ancora la paura quando dopo ci parlarono di atresia, in quel momento capimmo con che mostro nostro figlio doveva combattere.
Il 10/02/2010 incontrai il dottor Alberti che fece l’intervento di Kasai a Niccolò senza darci molte speranze…
Be’ il mio cucciolo mi ha stupito, così come ha stupito anche i medici, perché a distanza di 8 anni sta benissimo e non ha avuto nessuna complicanza di questa malattia.
Mi rendo conto che facciamo parte dei fortunati che stanno bene…
Oggi Nicolò è un bambino vivace, molto curioso, fa un’infinità di domande su ogni cosa. Ha voluto sapere tutto anche riguardo la sua malattia e si documenta ogni volta che se ne presenta l’occasione, dimostrandosi molto più grande e maturo rispetto alla sua età.
A chi gli domanda: “…Cosa vorresti fare da grande?” Lui risponde: “Il mio sogno è diventare chirurgo, per entrare in sala operatoria e salvare la vita a tanti bambini!”
la mamma Delia – 31 marzo 2018