Il seminario, organizzato dalla Clinica Chirurgica Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini di Brescia, ha visto la partecipazione di oltre 60 chirurghi pediatrici dei più importanti centri della Lombardia e del nord Italia, oltre che di alcuni genitori di pazienti con atresia delle vie biliari.
I lavori sono stati introdotti dal Prof. Daniele Alberti, Direttore della Chirurgia Pediatrica, che ha ricordato i primi passi della chirurgia epatica presso l’Ospedale dei Bambini di Brescia, a partire dagli anni ’70.
La Professoressa Maria Grazia Clemente, ricercatrice dell’Università di Sassari, ha illustrato il ruolo dei difetti delle ciglia dei colangiociti nell’eziopatognesi dell’atresia delle vie biliari, studio effettuato in collaborazione con la Chirurgia Pediatrica di Brescia e l’Università John Hopkins di Baltimora, USA.
La Professoressa Simona Fiorentini, microbiologa dell’Università di Brescia, ha discusso il ruolo delle infezioni virali da reovirus e citomegalovirus nella patogenesi della malattia.
La lettura magistrale “ Biliary atresia: where do we come from? Where are we going?” è stata tenuta dal Prof. Mark Davenport, Direttore del Dipartimento di Chirurgia Pediatrica del King’s College Hospital di Londra, ed ha passato in rassegna i principali metodi diagnostici, le tecniche chirurgiche e i risultati nel follow-up a breve termine.
Il Dott. Filippo Parolini, della Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini di Brescia, ha discusso le principali problematiche a lungo termine dei pazienti sopravvissuti con fegato nativo, soffermandosi sulla cirrosi biliare secondaria, ipertensione portale e rischio di trasformazione maligna, oltre che dei risultati a lungo termine dei pazienti operati a Brescia nel ventennio ’75-96.
Infine, il Dott. Lorenzo D’Antiga, responsabile del dipartimento di Gastroenterologia ed Epatologia dell’Ospedale papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha illustrato le indicazioni ed i risultati del trapianto epatico in questi pazienti.
Al termine del seminario sono stati presentati alcuni casi clinici di pazienti con ittero-colestatico, da parte dei colleghi della Chirurgia Pediatrica dell’ospedale di Padova, del Policlinico di Milano, e dell’Ospedale Niguarda di Milano.